Le grandi multinazionali compreranno il progetto per insabiarlo
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Funzionamento teorico
Utilizza l'espansione d'aria come vettore di energia. L'aria compressa esce da serbatoi a temperatura estremamente bassa e con pressione elevata, circa 300 bar. L'espansione dell'aria viene quindi utilizzata per muovere un pistone o una turbina collegati ad un albero.
La costruzione in condizioni reali di utilizzo provoca però un problema tecnologico difficilmente superabile, l'aria compressa, decomprimendosi da così alte pressioni si raffredda fino a -40°C e fa congelare la condensa presente sempre nell'aria anche se essiccata, all'interno dell'impianto del motore bloccandolo dopo pochi minuti di utilizzo. Non vi è al momento notizia di auto prodotte con questa tecnologia che siano state in grado di funzionare in condizioni normali per più di pochi minuti.
Eolo si dovrebbe collegare ad una normale presa di corrente elettrica e in 5 ore circa il compressore riempirebbe le bombole di aria compressa.
Caratteristiche dichiarate
* Il costo previsto per percorrere 100 Km sarebbe di 0,77 euro. Ipotizzando un costo per kilowatt/ora di 0.2€ ciò equivarrebbe a percorrere 100Km con 3,85 kWh di energia, ovvero a muoversi per 100km consumando circa la stessa energia di due lampadine a incandescenza.
* Dovrebbe avere una autonomia di 300 Km, ovvero, secondo i dati forniti, la capacità di immagazzinare al 11.5kWh.
* Dallo scarico esce solo aria, ad una temperatura di circa -10° (l'aria può essere riciclata per il sistema di condizionamento).
* Ha il vantaggio d'essere totalmente non inquinante, salvo ovviamente l'inquinamento generato nella produzione di energia elettrica
* 3 minuti per fare un pieno (novanta metri cubi di aria)
* Velocità massima 110 km/h, non sono disponibili attualmente dati circa l'autonomia a tale velocità
* Olio vegetale da cambiare ogni 50.000 km
Problemi di produzione [modifica]
Al momento attuale non esiste ancora nessuna produzione di questo tipo di veicolo, seppure l'inizio della stessa fosse stata inizialmente promessa addirittura per il 1997 ed in seguito posticipata una prima volta al 2002 ed in seguito al 2004. Risultano solamente allo studio da parte della MDI due modelli, MiniCAT quale micro vettura da città (sulla falsariga della Smart Fortwo) e la CityCAT per le percorrenze maggiori.
Avrebbe dovuto essere messa in produzione già dal 2003 anche in Italia nel paese di Broni ma per problemi di varia natura con la MDI non si è riusciti né a costruirle né a metterle in commercio. I 76 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo furono messi in cassa integrazione e nel 2005 furono infine licenziati data l'impossibilità di iniziare la produzione.[1]
Problemi tecnici
Sembra che siano sopraggiunti dei problemi tecnici che abbiano quasi fermato lo sviluppo della Eolocar. Tra questi il più importante è la gia' citata formazione di ghiaccio nel motore.
È da notare che l'energia necessaria per comprimere l'aria a pressioni elevate non è trascurabile e quindi l'automobile sposterebbe l'inquinamento dall'automobile vera e propria all'impianto che produce l'energia utilizzata per alimentare il compressore che ricarica l'automobile.
Un altro problema tecnico dell'automobile è legato alla ridotta potenza del motore. Essendo il motore di ridotta potenza l'automobile è realizzata principalmente in fibra di vetro, un materiale leggero ed economico ma anche fragile. Quindi in caso di incidente la scocca fornirebbe una ridotta protezione al passeggero della vettura.[2]
Ritorno in produzione
Il 7 febbraio 2007 il gruppo MDI ha annunciato di aver concesso al costruttore automobilistico indiano Tata Motors la licenza per la costruzione di prodotti che sfruttino la tecnologia del suo motore ad aria compressa. Su tutti i modelli, rispetto a quelli precedenti, si avrà un telefono vivavoce Gsm incorporato e un Gps ed, inoltre, una scheda elettronica per l'accensione. La messa in commercio in India è prevista per il 2008.[3]